ParLA-mi”

Come stimolare
la comunicazione
nel bambino
con la musica.


- Chiara Parisella e Anna Accornero


Presentazione di Oskar Schindler


Uno dei rapporti interpersonali essenziali nella quotidianità e nella crescita è rappresentato dalla comunicazione.
Mediante essa è possibile uno scambio interindividuale di messaggi fra qualsiasi entità esistente (sia inanimata sia vivente vegetale o animale).
Tale scambio di messaggi è reso possibile dalla imprescindibile presenza di contenenti, che consentono la registrazione ed il trasporto di contenuti.

I contenenti sono sostanzialmente rappresentati dalla presenza di qualsivoglia struttura in grado di gestire la ricezione e l’elaborazione di qualsiasi informazione proveniente dall’esterno o dall’interno (in particolare delle sensopercezioni).
Anche altre strutture, specie della motricità o comunque delle strutture corporee, partecipano nei meccanismi della comunicazione.
Per ragioni di scelta cercheremo di prendere in considerazione la situazione comunicativa degli esseri umani, tenendo ovviamente la compresenza di fatti comunicativi inorganici (per es. giocattoli) e organici non umani (vegetali e animali).
Quanto finora detto ha valore ovviamente concettuale. Nella comunicazione umana è doveroso distinguere sia l’accettazione sia la riproduzione di messaggi. Una particolarità degli esseri viventi è che va distinta la sensorialità dalle percezioni; inoltre non va dimenticato che, per esempio, nell’accettazione di stimoli esterni, va distinta la trasduzione transensoriale (cioè da uno stimolo fisico-chimico a una codificazione nervosa) dalla elaborazione percettiva post stimolatoria.
E’ in particolare a carico dell’elaborazione percettiva che esistono varianti evolutive ed individuali (per esempio: va fatta una netta distinzione fra una puntura di spillo ed il suo significato!)
Qualora si vogliano prendere in considerazione i principali aspetti unitari, dividendoli in sottocategorie, possiamo far riferimento al sottostante elenco:

• Sensazioni tattili e kinestesiche;
• Senzazioni dolorifiche;
• Sensazioni motorie muscolari ed extra articolatori;
• Sensazioni uditive.

Tale elenco non è assolutamente completo! Si consideri infatti che l’evoluzione percettiva è

• Sostanzialmente nulla nel I semestre di vita;
• Relativamente elementare dai 7 ai 18 mesi;
• In fase di completamento nelle fasce di età 18-72 mesi e 73-150 mesi.

E’ molto difficile che l’informazione sia veicolata da un solo canale percettivo, anzi la regola generale è che le informazioni siano quasi tutte multicanali.
Un discorso particolare va fatto a carico del canale uditivo-vibratorio: in particolare le musiche, di varia entità geografica, storica e di carattere indefinito (popolare, classica, innovativa ecc.) sono un misto di caratteristiche svariate ed in particolare

• Melodiche;
• Ritmiche;
• Sonore (suoni e rumori);
• Armoniche;
• Altre.

In particolare è raro che l’ingemmazione sonora sia isolata mentre quasi sistematicamente è associata a modificazioni mimiche, motorie ed altre.

Stimolare la comunicazione con la musica è utile (anzi indispensabile) per ogni bambino, per lo meno dalla nascita alla maggiore età

• sia per il miglioramento delle conoscenze specifiche;
• sia per il completamento della dotazione generale;
• per l’evoluzione della socialità;
• per l’insieme delle abilità cognitive, esecutive, gestionali e comportamentali.

L’intelligente gestione pedagogico educativa mediante sonorità è inoltre particolarmente indicata per soggetti con compromissioni motorie, uditive, relazionali e cognitive.

Pertanto in tal senso è d’obbligo augurare il successo che merita a “Par-LAmi”, a chi lo promuove e lo gestisce.

Prof. Oskar Schindler
Professore Emerito di Audiologia e Foniatria

ParLAmi
ParLAmi
Anna Accornero - Chiara Parisella
I bambini che faticano a comunicare possono spesso avere problemi non solo nel linguaggio, ma anche nella musica - discriminazione uditiva, percezione ritmica, movimenti fini, coordinazione. La pedagogia musicale risulta un approccio ideale per la sua semplicità e immediatezza, sviluppando abilità sonore e musicali in un modo giocoso e offrendo un ambiente sicuro che promuove la comunicazione.Ecco perché abbiamo creato un progetto per fornire strategie operative utili a insegnanti, educatori, professionisti e genitori che desiderano stimolare le abilità linguistiche attraverso attività musicali. Abbiamo anche incluso una sezione dedicata a genitori/educatori che si occupano di bambini da 0 a 3 anni.Le attività proposte non sono lezioni di musica, ma piuttosto strumenti terapeutici per supportare, non sostituire, la terapia del linguaggio. Sono suggerimenti che possono essere adattati alle esigenze specifiche del bambino e del contesto.Per rendere queste attività accessibili a tutti, abbiamo incluso file audio delle canzoni suggerite. Tuttavia, raccomandiamo l'esecuzione dal vivo senza l'uso di tecnologia per fornire un modello di imitazione efficace.