PALIN PARENT CHILD INTERACTION

Il modello è un’evoluzione del Metodo di Lena Rustin adattato e modificato per i bambini prescolari. Il modello Rustin è presentato nel “Manuale per la Valutazione ed il Trattamento Intensivo della Balbuzie - Ediz. Omega” .
IL RAZIONALE TERAPEUTICO È IL SEGUENTE: 
  • Valido per bambini fino ai 7 anni di età  
  • I genitori sono fortemente coinvolti ma con modalità di facilitazione e auto-osservazione. Non è quindi una metodologia prescrittiva o di somministrazione di istruzioni  
  • Il bambino riceve un’approfondita valutazione clinica multifattoriale da cui si evidenziano i punti di debolezza ed i punti di forza del bambino. I contenuti e gli esiti della valutazione sono dettagliatamente condivisi con i genitori che portano il loro insostituibile contributo  
  • La videoregistrazione di momenti di interazione tra singolo genitore e bambino è utilizzata regolarmente sia nella fase di valutazione che negli incontri successivi  
  • Genitori e logopedista condividono una comune comprensione del profilo prestazionale, delle competenze linguistiche e motorie orali, nonché delle caratteristiche personali (capacità, difficoltà e debolezze) del bambino.  
  • I genitori non causano la balbuzie, anzi interagiscono con il loro figlio secondo modalità che, spesso, aiutano e supportano una normale e naturale fluenza della parola  
  • Quindi il coinvolgimento del genitore nella terapia è essenziale per ridurre la balbuzie del figlio. Pertanto è essenziale stabilire una relazione terapeutica estremamente collaborativa, per cui conoscenze, competenze, esperienze e percezioni personali del genitore e del logopedista siano condivise, sollecitando i genitori ad apportare le proprie osservazioni e contributi, riflettendo insieme su progressi e difficoltà  
  • Obiettivo fondamentale è costruire nei genitori comprensione, conoscenza, competenza e capacità, confidenza e comunicatività per gestire la balbuzie e aumentare la fluenza del bambino  
  • Altro obiettivo è ridurre l’ansia genitoriale riguardo alla balbuzie e ridurre le situazioni di balbuzie entro limiti di normalità
La valutazione individua i fattori di:  
  • Vulnerabilità del bambino alla balbuzie  
  • Sviluppo della balbuzie e sua possibile persistenza/Innesco degli episodi/situazioni di balbuzie  
  • Viene data giusta rilevanza agli stili comunicativo - relazionali dell’ambiente di vita  
  • Fattori quali il temperamento, la sensibilità o l’inibizione sono valutati adeguatamente  
  • Complessità semantica e sintattica, localizzazione della balbuzie nella frase, lunghezza della frase e delle parole possono essere fattori che elicitano la balbuzie  

Viene quindi definito un livello di vulnerabilità alla persistenza e cronicizzazione della balbuzie per ogni bambino.  

Il Palin P.C.I. è di norma proposto a bambini con una storia di balbuzie di almeno 10-12 mesi. In caso di alti livelli di preoccupazione dei genitori si interviene anche più precocemente:  
  1. È una metodologia centrata sul bambino e sulla possibilità di sviluppare una normale fluenza nel suo ambiente.  
  2. Scopo della terapia è strutturare strategie che supportino la naturale fluenza del bambino e che minimizzino l’impatto della balbuzie sul bambino e sulla famiglia  
  3. Per un bambino balbuziente è più difficile essere fluente nel contesto di una tipica interazione adulto - bambino.  
Andranno sviluppate:  
  • Strategie di interazione: cambiamenti nella complessità, lunghezza, velocità, turno di parola, pause, nonché l’abilità di seguire le indicazioni e le direttive del bambino  
  • Strategie familiari: gestire l’ansia e le preoccupazioni sulla balbuzie, imparare a gestire la sensibilità del bambino, incrementare la fiducia e l’accettazione, gestire il comportamento specie se disadattivo.  
  • Strategie per il bambino: sono applicate se necessarie. Comprendono interventi e strategie sulla fluenza e sul controllo della balbuzie, rieducazione del linguaggio 
STRATEGIE DI INTERAZIONE: 
  • Seguire le indicazioni ed i desideri del bambino durante il gioco  
  • Lasciare che il bambino risolva i problemi  
  • Favorire i commenti piuttosto che le domande  
  • La complessità delle domande deve essere adeguata al livello di comprensione del bambino  
  • Il linguaggio corrisponde al livello ed alle competenze del figlio  
  • Il linguaggio è vicino, semanticamente, al linguaggio ed agli interessi del bambino  
  • Ripetere le frasi, espandere i concetti parafrasando  
  • Prendersi il tempo per iniziare, rispondere, finire le frasi  
  • La velocità di inserimento nel discorso va paragonata alla velocità del bambino (utile per la fluenza)  
  • Usare ed incrementare le pause  
  • Usare (ed incrementare) il contatto oculare, la posizione ravvicinata, il contatto fisico, l’umorismo e la complicità nel gioco e nella quotidianità, il farsi sorprendere  
  • Lodare e incoraggiare
STRATEGIE FAMILIARI  
  • Momenti Speciali per giocare/interagire con il bambino  
  • Gestire due forme di linguaggio (tra adulti e con il bambino)  
  • Apertura, accettazione e tolleranza verso la balbuzie  
  • Costruire ed incrementare la fiducia e la confidenza  
  • Rispettare il turno di parola  
  • Confrontarsi con le emozioni ed i sentimenti e saperli accettare  
  • Modificare gli standard elevati  
  • Gestire il riposo ed il sonno  
  • Gestire il comportamento  
  • Gestire/modificare la routine familiare  
  • Gestire/modificare i ritmi di vita  
  • Gestire i problemi e le difficoltà che possano emergere 
STRATEGIE PER IL BAMBINO
  • Ridurre la velocità di parola  
  • Pause per pensare/sapere cosa dire  
  • Attacco dolce  
  • Diventare più concisi e parlare semplice  
  • Contatto oculare  
  • Prestare attenzione ed ascoltare  
  • Rieducazione fonologica o articolatoria se necessaria  
  • Contatti con la scuola e gli insegnanti  
  • Controlli clinici successivi se necessari  

Le abilità terapeutiche da sviluppare sono:  

  • Collaborazione e partnership tra logopedista e genitore    
  • Il logopedista deve sviluppare le sue capacità di counseling, ascolto ed osservazione in modo da diventare un facilitatore, per i familiari, nella scoperta di quanto essi conoscano e possano fare per aiutare il proprio bambino 
  • Il logopedista usa ed elicita le conoscenze del genitore piuttosto che impartire istruzioni o offrire informazioni 

IL PROCESSO PREVEDE DOPO UNA APPROFONDITA VALUTAZIONE INIZIALE: 
  • Primo livello: sei sedute di terapia, una alla settimana, a cui partecipano i 2 genitori (se possibile) ed il bambino
  • Secondo Livello o Periodo di Consolidamento: i genitori continuano le attività strutturate previste e concordate per 6 settimane. Attività ed esiti sono regolarmente monitorati dai genitori e dal logopedista
  • Terzo Livello o di rivalutazione e verifica: a seguito di rivalutazione con i genitori e di un controllo accurato in terapia si definiscono gli interventi successivi, se necessari , quali terapia della fluenza o fonologica
Tutti i bambini sono comunque monitorati per almeno 1 anno dalla conclusione della terapia, qualunque essa sia stata.

Al termine della valutazione iniziale i genitori ricevono una dettagliata relazione che viene discussa allo scopo di evidenziare i fattori predisponenti e rilevanti nelle attuali difficoltà del bambino.In questo modo si delineano le necessarie indicazioni/raccomandazioni e contenuti del successivo lavoro. Si vuole ottenere una adeguata relazione logopedista/cliente e l’incremento delle capacità di problem-solving e di gestione delle proprie abilità e competenze da parte dei genitori.

I° SETTIMANA - I° TERAPIA, OBIETTIVI ED AZIONI:

  • Stabilire con i genitori un dialogo ed una condivisione chiara ed aperta sulla balbuzie e la fluenza  
  • Sviluppare una responsabilità condivisa tra logopedista e genitore per l’applicazione del programma di terapia  
  • Discutere e chiarire ogni aspetto della valutazione iniziale  
  • Definire termini e modalità del contratto terapeutico per il “Tempo Speciale” da svolgere a casa  
  • Assicurarsi che i genitori abbiano ben chiaro che cosa significherà e comporterà il futuro progetto terapeutico

Durante la seduta i genitori, singolarmente, sono videoregistrati in una breve (5 minuti) attività di gioco con il figlio. Si chiarisce loro che le videoregistrazioni saranno lo strumento per osservare le modalità con cui i familiari potranno aiutare il bambino ad incrementare la fluenza. Anche nelle settimane successive la logopedista utilizzerà i video per evidenziare ed identificare gli esempi di interazione che facilitano la fluenza.  


Viene introdotto il concetto di “Tempo Speciale”. Sono “sessioni di terapia” molto pratiche da svolgere a casa con il bambino per tutto il periodo di trattamento. Consistono in 5 minuti fissi di gioco che singolarmente il genitore pratica con il figlio. Va concordato un numero di Tempi Speciali settimanali (min. 3 max 5) che andranno organizzati dalla settimana successiva. L’obiettivo è implementare le opportunità di una relazione individuale genitore/bambino giocando e stando insieme in un modo rilassato e calmo.  


Al termine ogni genitore compila un Resoconto sull’attività utilizzando un modulo apposito: in questo modo ha l’opportunità immediata di riflettere sugli obiettivi previsti.  


Il logopedista utilizza questo stesso Resoconto per verificare come i genitori stanno implementando i cambiamenti programmati insieme

II° SETTIMANA, II° TERAPIA, OBIETTIVI ED AZIONI:

  • Per prima cosa si valuta se è stata adeguatamente stabilite e mantenuta la regolarità concordata per il “Tempo Speciale”. Il Palin PCI inizia compiutamente solo quando un minimo numero di sessioni sono state effettuate a casa.  
  • Si ridiscute la valutazione iniziale concentrandosi sui fattori che disturbano la fluenza di quel bambino  
  • Si ridefinisce che cosa i genitori conoscono che sembra aiutare la fluenza del figlio e come questo accada. Che cosa e come vanno contestualizzati e descritti insieme e per quello specifico bambino  
  • Viene rivisto il video precedente per iniziare ad identificare le modalità di interazione che sembrino favorire la fluenza; è importante che siano identificati concretamente i comportamenti favorevoli dei genitori.  
  • Ogni genitore rivede il proprio video mentre il logopedista chiede singolarmente ad ognuno di commentare le interazioni piacevoli o favorevoli. Un simile inizio di attività è rassicurante (non si giudica!) e favorisce una positiva esperienza.  
  • Ruolo del logopedista è di guidare i genitori nell’osservare i propri comportamenti naturali che favoriscono la fluenza del figlio e rafforzare e rinforzare queste osservazioni e questi comportamenti
  • Il logopedista assiste ed aiuta i genitori evidenziando i momenti importanti di ogni video in cui, per esempio, il genitore fa delle pause di silenzio, aspetta, guarda, ecc. La domanda “cosa è accaduto qui?” aiuta!
  • Il logopedista deve creare un modo per aiutare i genitori a focalizzarsi sulle cose che già stanno facendo e che aiutano la fluenza del figlio
  • Con ogni genitore, individualmente, occorrerà quindi guardare il video discutere le situazioni e le osservazioni, definire gli obiettivi e concordarli
  • Chiedere Perché? o Come? Questa modalità di interazione aiuti la fluenza è molto utile.
  • Ogni genitore sceglie uno stile di interazione che preferirebbe applicare meglio e più spesso e il genitore si sperimenta durante una videoregistrazione.
  • Il video è rivalutato e se e quando l’obiettivo è chiaro nel come e nel modo di ottenerlo, esso diventa uno dei target del “Tempo Speciale”
  • Spesso si nota che i bambini sono più fluenti se conducono il gioco e impostano il ritmo ed i tempi della interazione
  • È utile che il bambino possa definire quando e cosa fare, il livello di linguaggio, il ritmo del gioco e che il genitore osservi ed ascolti in modo da seguirne le indicazioni e le modalità
  • Identificato un target comportamentale favorevole il genitore discute con il logopedista come incrementarlo ed ottenerlo al meglio
  • Comunemente si tratta di abilità di linguaggio o di pronuncia, autonomia personale, confidenza.
  • Quando i genitori sono soddisfatti dei risultati raggiunti durante il Tempo Speciale, viene loro chiesto di identificare altri momenti chiave nella giornata in cui applicare quelle modalità di interazione. I Tempi Speciali continuano regolarmente.
  • Al termine della seduta ( e di tutte le altre) i genitori ricevono un foglio di lavoro con indicati gli obiettivi ed il numero di sessioni di lavoro a casa Ad ogni seduta si valuta il lavoro fatto a casa in base al Foglio di Resoconto e viene compilato un foglio di lavoro per casa con obiettivi e numero di sessioni
SCHEMA BASE DI OGNI SEDUTA (DA II° A VI°) . 
  1. Il logopedista verifica il foglio di Resoconto compilato dal genitore  
  2. Si effettua un video, in seduta, in cui il genitore applica i modelli di interazione prescelti  
  3. Il nuovo video è rivisto e discusso in seduta  
  4. I genitori, se concordato, identificano nuovi obiettivi per il “Tempo Speciale” e li trascrivono sul proprio foglio di lavoro a casa  
  5. In ogni seduta si approfondiscono temi quali: la balbuzie, accrescere la fiducia e l’autostima del bambino, il turno di parola, gestire le emozioni ed i sentimenti, gestire i problemi di comportamento, la disciplina, ecc.  
  6. Si discutono ev. preoccupazioni emerse su situazioni o comportamenti che influiscano sulla fluenza: es. andare a dormire, il riposo, i videogiochi. Le strategie concordate faranno parte del programma per le prime 6 settimane. Si discuterà di negoziazione, ricompense e complimenti, regolamenti, limiti comportamentali, aiutando il familiare ad essere costante e a mantenere le decisioni

DALLA III° ALLA VI° TERAPIA:

  • Si applicano i criteri e le modalità presentate  
  • Si ampliano, su indicazione e con l’accordo dei genitori, gli obiettivi ed i target comportamentali e relazionali da applicare a casa ed in famiglia.  
  • Si lavora sugli aspetti educativi generali, se necessario.
 

PDF Riproduzione di un modulo riassuntivo delle attività

LA VI° SEDUTA

(ultima del primo livello di terapia) prevede una discussione sul programma delle successive 6 settimane: il periodo di consolidamento  

  • Mantenere i “Tempi Speciali” a casa, ampliare gli obiettivi, compilare regolarmente il foglio di resoconto  
  • Il foglio riassuntivo delle attività viene regolarmente inviato al logopedista, ed In caso di peggioramenti o difficoltà i genitori contattano telefonicamente il logopedista al più presto  
  • Al termine di questo nuovo periodo di sei settimane, detto di consolidamento, è prevista una seduta di controllo.
Trascorse le 6 settimane di consolidamento bambino e genitori effettuano una seduta di controllo. I genitori condividono con il logopedista i cambiamenti ottenuti ed i loro effetti sulla fluenza del figlio.  

Il logopedista li sostiene e rinforza e fa emergere i fattori che i genitori stessi considerino particolarmente importanti nel migliorare la fluenza.  
La valutazione, i questionari somministrati, i fogli di resoconto, i risultati ottenuti orienteranno nella scelta se iniziare o meno una successiva fase di monitoraggio.  

Fase di Monitoraggio: il bambino vi è inserito nel caso in cui la fluenza sia evidentemente migliorata (sillabe balbettate inferiori al 3%), l’entità della balbuzie sia ridotta, i genitori siano meno preoccupati e con maggiore confidenza e dimestichezza rispetto al problema. 
I genitori continuano i Tempi Speciali di cui trasmettono regolarmente il resoconto scritto.
La fluenza permane adeguata nelle ultime settimane  

Nel caso in cui la preoccupazione e le incertezze genitoriali permangano o la fluenza non sia migliorata il bambino viene inserito in un programma di trattamento diretto della fluenza che verrà continuato anche a casa dai genitori in aggiunta al lavoro nei Tempi Speciali. Di norma i bambini che necessitano di terapia diretta hanno una “forte predisposizione” alla balbuzie, sono più vulnerabili al sintomo. Oppure/anche necessitano di trattamento fonologico, linguistico, fonetico - articolatorio, ecc.

RIEPILOGANDO

Prime 6 settimane con 1 seduta settimanale  

Altre 6 settimane di consolidamento e di lavoro a casa monitorato dal logopedista  Al termine di questi 3 mesi la famiglia viene rivista e si rivalutano tutti i parametri precedenti per decidere se sia necessario un trattamento diretto della fluenza o, come spesso accade, un periodo di monitoraggio in cui i genitori continuano il lavoro a casa .  In molti casi il monitoraggio, con incontri regolari, prosegue per circa 1 anno  

Nel caso in cui siano i nonni o delle babysitter ad occuparsi prevalentemente del bambino essi sono direttamente coinvolti nella terapia.  

Coinvolgere direttamente i genitori (o i nonni) significa riconoscere il loro ruolo insostituibile dimostrando attenzione e sensibilità ai bisogni individuali di quel bambino e di quella famiglia, alle loro caratteristiche ed esigenze personali e culturali.


IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO DELLA BALBUZIE
IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO DELLA BALBUZIE
LIBRO accessibile multimediale

Contenuti demo

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Alcune pagine dimostrative del volume

Area 1

Area 1

Le conoscenze di base - La Valutazione ed i Modelli Interpretativi più conosciuti

Area 2

Area 2

Fisiopatologia della Comunicazione - Prassie e Motricità di Base - Comportamentismo - Terapia Razionale Emotivo Comportamentale

Area 3

Area 3

L’Assertività - Pragmatica della Comunicazione Umana - Le Linee Guida per il trattamento

Area 4

Area 4

La terapia, note generali - Le tecniche di Controllo della Tensione Muscolare - Le Tecniche di Controllo della Fluenza

Area 5

Area 5

Note sul trattamento - Trattamento nei bambini prescolari - Plain Parent Child Interaction

Area 6

Area 6

Demand and capacities model - Lidcombe Program - G.A.L.M.

Area 7

Area 7

Confrontiamo per capire - Terapia in età scolare, adolescenziale ed adulta - Metodi di terapia

Area 8

Area 8

L’associazionismo - Per concludere... - Ringraziamenti - Bibliografia