COMPORTAMENTISMO

Il comportamentismo e le sue evoluzioni nella Terapia Cognitivo Comportamentale C.B.T. nella Terapia Razione Emotiva R.E.T. e nella Terapia Razionale Emotivo Comportamentale R.E.B.T (ed anche nella più recente Acceptance and Commitment Therapy A.C.T. ) rappresentano una parte importante del quadro culturale ed operativo di riferimento a disposizione del logopedista nella terapia della balbuzie.

Ne presentiamo sinteticamente i concetti principali:

CONTROLLO DELLO STIMOLO

strutturare la situazione nel modo più favorevole possibile alla produzione della fluenza. La gestione del contesto e della pressione temporale, la definizione e la creazione di facilitatori della fluenza, le variabili comunicative correlabili con una maggiore o minore fluenza, …

MODELLAMENTO

presentare al soggetto un modello che esegue la prestazione richiesta. Far vedere e sentire come si fa, modellare la parola rallentata, la parola più rilassata e morbida, esemplificare gli schemi di parola fluente.

MODELLAGGIO O SHAPING

e tecniche di fluency shaping che presenteremo successivamente sono introdotte con una precisa gradualità quali-quantitativa e di difficoltà

CONCATENAMENTO O CHAINING

il soggetto è portato a piccoli passi verso l’acquisizione della fluenza.
La gradualità e la progressione riguardano:

  • Contesto
  • Numero e tipologia degli interlocutori
  • Frequenza e ricorrenza situazionale
  • Difficoltà emotiva
  • Eccetera...

è importante che ogni variabile venga modificata singolarmente per poter definire con certezza le ragioni di successo/ insuccesso della prestazione. Esempio: parlare con 2 amici o parlare con 4 amici o parlare con molti amici in un contesto strutturato (a casa) può essere diverso dal parlare con 2 o 4 o molti amici in discoteca, al bar o all’oratorio dove altre variabili entrano in gioco...

RINFORZO

i momenti di fluenza, la corretta esecuzione di una tecnica di fluency shaping vanno rinforzate secondo i principi del rinforzo.

DIFFERENZIALE

favorire i comportamenti incompatibili con la balbuzie e/o con le sue caratteristiche muscolari e di sforzo. Esempio: tenere ferme le labbra se il mio comportamento di sforzo è il tremore ed il movimento labiale.
Ripetere sillabe, staccate e con poca tensione se il mio comportamento di sforzo è la ripetizione rapida di suono, ...

COSTO DELLA RISPOSTA E TIME OUT

il comportamento di balbuzie (cioè la comparsa della balbuzie) viene seguito da un’interruzione volontaria della sequenza verbale. Esempio: non cerco di ripartire subito “sul blocco” ma aspetto rinunciando fisicamente a parlare finchè la tensione muscolare non è scomparsa

DESENSIBILIZZAZIONE SISTEMATICA E SITUAZIONALE

dai concetti inizialmente introdotti da Wolpe e Brutten oggi si interviene su:

  • Progressivo adattamento alle situazioni di parola
  • Individuare risposte comportamentali e cognitive che possano opporsi ed ostacolare le risposte emozionali negative o sfavorevoli
  • Acquisizione/sperimentazione di questi comportamenti adattivi facilitanti la fluenza nei diversi contesti
  • Riduzione progressiva dei comportamenti di evitamento e di fuga
  • Si utilizza la “esposizione allo stimolo/situazione” applicando una desensibilizzazione situazionale (più sperimento una situazione e meno la patisco, perché mi abituo …)

ROLE PLAYING

letteralmente giochiamo a … facciamo finta che …
Significa riprodurre in un ambito fittizio la situazione ed il contesto “a rischio”.
Esempio: facciamo finta che io sono il barista e tu mi chiedi un cono gelato alla crema... la persona sperimenterà il contatto oculare, il tempo per rispondere, l’allungamento articolatorio e l’attacco dolce, l’adattamento emozionale alla situazione, ecc

Alcune interessanti innovazioni nella terapia della balbuzie che prevedono l’attività di teatro, il doppiaggio (vd. Tomaiuoli Del Gado), speaker alla radio, i gruppi di supporto e discussione in Rete sul web, ecc. sono esempi di desensibilizzazione, di chaining delle difficoltà, di role play, e possono diventare potentissimi rinforzi sociali e sono forti rinforzi differenziali... Ragioniamoci!!

È importante che il logopedista sappia scomporre e ridefinire le variabili interessate nella situazione di parola. Esempio: “balbetto durante le interrogazioni” può essere correlato a:

  • quantità di studio
  • stile comunicativo dell’insegnante
  • modalità di conduzione dell’interrogazione
  • materia
  • numero di persone presenti
  • comportamento dei compagni
  • competizione comunicativa
  • pressione temporale interna o esterna
  • tecniche di controllo della fluenza
  • ecc.

Accettare semplicemente l’ottica e la visione della persona che balbetta non la aiuterà ad affrontare il problema e trasformerà la diade paziente - logopedista in una parte del problema e non in una possibile risorsa.


Il sillogismo “ Io balbetto → situazione difficile di parola → ecco che balbetto …

impedisce di analizzare il fenomeno balbuzie come un comportamento modificabile, quindi migliorabile!


IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO DELLA BALBUZIE
IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO DELLA BALBUZIE
LIBRO accessibile multimediale

Contenuti demo

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Alcune pagine dimostrative del volume

Area 1

Area 1

Le conoscenze di base - La Valutazione ed i Modelli Interpretativi più conosciuti

Area 2

Area 2

Fisiopatologia della Comunicazione - Prassie e Motricità di Base - Comportamentismo - Terapia Razionale Emotivo Comportamentale

Area 3

Area 3

L’Assertività - Pragmatica della Comunicazione Umana - Le Linee Guida per il trattamento

Area 4

Area 4

La terapia, note generali - Le tecniche di Controllo della Tensione Muscolare - Le Tecniche di Controllo della Fluenza

Area 5

Area 5

Note sul trattamento - Trattamento nei bambini prescolari - Plain Parent Child Interaction

Area 6

Area 6

Demand and capacities model - Lidcombe Program - G.A.L.M.

Area 7

Area 7

Confrontiamo per capire - Terapia in età scolare, adolescenziale ed adulta - Metodi di terapia

Area 8

Area 8

L’associazionismo - Per concludere... - Ringraziamenti - Bibliografia