Esemplificando:
Alla prima sensazione di sforzo seguono varie reazioni muscolari ed emotive che sono tentativi si compenso e superamento del momento di balbuzie.
Questi comportamenti “muscolari ed emotivi” di sforzo sono descrivibili, hanno una sequenza ed una durata, sono percepibili e modificabili da parte della persona che balbetta.
Occorre quindi:
- Descrivere e prendere coscienza della sequenza di comportamenti muscolari di sforzo: esempio: stringo le labbra → il mento si muove mentre le labbra si spostano di lato → aspiro aria e le labbra “schioccano”...
- Definire i possibili cambiamenti nelle sequenze motorie della balbuzie identificandoli in base alla differenza fisica rispetto al comportamento di balbuzie
- Introdurne l’utilizzo con le modalità tipiche del controcondizionamento, del rinforzo differenziale e delle tecniche comportamentali
- Verificarne l’applicabilità e l’efficacia
Dobbiamo cioè imparare a guardare in faccia, guardare in bocca la persona che balbetta per poterla aiutare a:
- Capire
- Descrivere
- Controllare
- Modificare
I propri comportamenti di balbuzie