FATTORI DI RISCHIO

Familiarità presenza nel gentilizio di balbuzie

 



Genere maschile i maschi sono più soggetti a balbettare delle femmine

 



Età di insorgenza più l’esordio è tardivo più è negativo

 



Severità e frequenza della balbuzie: da valutare e definire al più presto ed anche a 3 - 6 - 9 - 12 - 18 mesi dall’esordio presso un ambulatorio di logopedia

 



Durata del disturbo se il bambino balbetta da più di 9- 12 mesi il fattore di rischio è più alto

 



Presenza di ripetizioni irregolari di suoni o sillabe, soprattutto se le ripetizioni sono maggiori di 3

 


Prolungamenti di suono ed i blocchi non sono predittivi nei bambini piccoli

 


Competenze articolatorie e fonologiche più basse della media

 


Stile comunicativo materno: pare che le madri con parola molto rapida e con un linguaggio troppo complicato possano in parte influenzare il problema



TABELLA DEI FATTORI DI RISCHIO

Contrassegnate con una croce i dati affermativi per il bambino

FATTORE DI RISCHIO

È FATTORE DI RISCHIO PIÙ ELEVATO...

VERO PER IL BAMBINO

Storia familiare di

balbuzie

Un parente, un fratello o un

altro membro della famiglia

che ancora balbetti

Età di insorgenza

Dopo i 42 mesi di età

Tempo intercorso

dall’insorgenza del

disturbo

Presenza di balbuzie da 6 – 12

mesi o da ancor più tempo

Genere

Maschio

Altri problemi di parola o

linguaggio

Dislalie ed errori di pronuncia

o difficoltà nel farsi capire (non

compatibili con l’età)

Abilità linguistiche

Sviluppo del linguaggio

ritardato o disordinato, ma

anche linguaggio molto

evoluto

IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI NELLA PREVENZIONE E GESTIONE DEI DISTURBI DELLA FLUENZA
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LIBRO accessibile multimediale

Contenuti demo

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Alcune pagine dimostrative del volume

Area 1

Area 1

L’evoluzione comunicativa e Linguistica nei bambini - Cos’è la balbuzie - Informarsi correttamente - Cosa non è la balbuzie

Area 2

Area 2

Incidenza e prevalenza - Fattori di Rischio - Domande filtro per i genitori

Area 3

Area 3

Come si sviluppa la disfluenza - Cosa fare si può fare e perchè farlo? - L’insegnante: indicazioni - Come aiutare il bambino - Come osservare il bambino

Area 4

Area 4

Oggi sapete che: insieme possiamo aiutarli