LA BALBUZIE: DEFINIZIONI PER IL MEDICO PEDIATRA

SECONDO L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ LA BALBUZIE È

Un disordine del ritmo della parola; la persona sa cosa vuole dire ma non riesce a farlo a causa di arresti – ripetizioni – prolungamenti di un suono aventi carattere di involontarietà.


Quindi :

Una persona balbetta se:

  • Ripete suoni ( b-b-b-buongiorno)
  • Ripete sillabe ( bu-bu-bu-buongiorno)
  • Prolunga i suoni (buuuuuongiorno)
  • Si blocca e non riesce a dire il suono (___buongiorno)

E noi aggiungiamo:

E se, mentre fa queste cose, sono presenti dei segni fisici di sforzo e di tensione muscolare


Quindi :

Un bambino NON balbetta se:

  • Ripete parole intere (mamma, mamma, senti)
  • Cambia le parole (mamma io vorrei… andiamo a casa)
  • Mette interiezioni nella frase (mamma , humm, ecco, io, mamma andiamo a casa)
  • Ripete la sillaba 2 o 3 volte senza sforzare (bu-bu-buongiorno)
  • Rallentamenti e ripetizioni nella parola accompagnati da sentimenti negativi (O. Schindler).
  • Questo tipo di balbuzie (vera e propria) si stabilizza e si concretizza verso i 6 anni di età ma spesso i primi segni sono molto precoci, già dai 3 anni di età.
  • Per questo motivo l’informazione ed un corretto intervento precoce sono fondamentali per evitare il peggioramento e la cronicizzazione del disturbo.

IL RUOLO DEL PEDIATRA NELLA PREVENZIONE E GESTIONE DEI DISTURBI DELLA FLUENZA
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Alcune pagine dimostrative del volume

Area 1

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La balbuzie: definizioni per il Medico Pediatra - Cosa non è la balbuzie - Modelli interpretativi

Area 2

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Ruolo del Medico Pediatra - I Fattori di Rischio - Le domande filtro per i genitori

Area 3

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Incidenza e Prevalenza - Sviluppo della Disfluenza - Le differenze sintomatologiche tra normale disfluenza e balbuzie - Suggerimenti per i genitori - Le Nuove Linee Guida Internazionali

Area 4

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Un’esperienza raccontata - Conclusioni